VERONA NAPOLI, TORNA IN CAMPO HAMSIK PER UNA SFIDA TRA DOLCI RICORDI ED ANTICHI RANCORI

Verona-Napoli non sarà mai una partita come tutte le altre. Lo striscione apparso giovedì durante l’allenamento degli azzurri al San Paolo la dice tutta: “Rabbia, cattiveria e sudore. Domenica non è una partita, ma una questione d’onore”.

Il Bentegodi è uno stadio che comunque evoca al Napoli dolci ricordi: il 16 settembre 1984 debuttò in maglia azzurra un certo Diego Armando Maradona, il 22 aprile 1990 fu proprio l’Hellas (battendo il Milan) a cucire sul petto il secondo scudetto della storia allo squadrone allenato da Albertino Bigon. Altri tempi, ora si pensa alla Roma e alla seconda piazza del campionato perché la Juventus viaggia addirittura a +10.Tante assenze per Benitez, ancora senza Zuniga, Mesto, Reina e Cannavaro, ma che recupera Hamsik. Lo slovacco è stato provato a lungo come centrocampista, ma dovrebbe partire dalla panchina lasciando il posto per ora a Inler e Dzemaili in mezzo al campo ed a Pandev in posizione di trequartista alle spalle di Higuain, con Callejon a destra e Mertens a sinistra favorito su Insigne. In difesa conferme per Maggio, Fernandez e Albiol mentre Reveillere è in ballottaggio con Armero. Attenzione ai gialli: sono diffidati Pandev, Fernandez, Inler e Higuain.
Gli azzurri di Rafa Benitez devono dare continuità alla vittoria interna con la Sampdoria, per tenere lontana anche la Fiorentina che è dietro di soli tre punti, ma dovranno vederla contro quella che può essere definita senza dubbi come l’autentica rivelazione del campionato. La squadra di Mandorlini, quinta a sette lunghezze dai partenopei, ha iniziato vincendo 3-1 ad Udine e raccogliendo il quarto risultato utile consecutivo.