IL SOFT POWER DI MICHELLE OBAMA ALLA CONQUISTA DELLA CINA

Michelle Obama, accompagnata dalle figlie e dalla madre, ha visitato l’antica Città Imperiale cinese. Le donne della ‘fist family’ americana – Michelle con Malia e Sasha, insieme alla nonna, Marian Robinson – sono state fotografate insieme alla ‘first lady’ cinese, Peng Liyuan vicino al padiglione centrale della Città Proibita, l’ala conosciuta come Sala della Suprema Armonia.


La visita di Michelle segna la sua prima volta in Cina, e il suo terzo viaggio all’estero senza il marito. Pechino e Washington hanno salutato il viaggio come un’opportunità per le ‘fist ladies’ di sottolineare l’importanza dello scambio ‘people-to-people’; ma in Usa non sono mancate le polemiche per la mancanza di segnali a favore della tutela dei diritti umani in Cina -anche se le Obama hanno mangiato in un ristorante tibetano a Chengdu- e per il costo del viaggio, che la Casa Bianca non ha voluto rivelare.

Il viaggio è comunque in prima pagina sui media cinesi, molti dei quali sottolineano il focus su temi ‘soft’ (l’istruzione, per esempio) piuttosto che politici. Durante la visita alla Scuola Secondaria Numero 2, legata all’università’ di Pechino, le Obama hanno partecipato a una lezione di robotica; e poi hanno assistito a un esercizio di calligrafia, in cui la signora Peng ha scritto un ‘chengyu’ in quattro caratteri (‘La Grande Virtu Promuove la Crescita) che poi ha offerto in regalo alle sue ospiti.