MILAN, OFFERTE DA CINA E SINGAPORE. BERLUSCONI: “IL MILAN NON SI VENDE”
Il Milan fa gola in Oriente. Peter Lim, il tycoon di Singapore, è pronto a mettere sul piatto ben 500 milioni di euro per clonare in rossonero l’operazione portata a termine dal suo amico Erik Thohir per ottenere il 70% dell’Inter. Immediata però la reazione rossonera. “In merito a indiscrezioni riportate dalla stampa – si legge in una nota riportata da Milan Channel e dal sito -, la Fininvest smentisce nuovamente ogni ipotesi di cessione del controllo del Milan”. E Silvio Berlusconi, a Porta a Porta, ha ribadito: Berlusconi: “Il Milan non si vende e non vale 500 milioni ma molto di più”. Alla domanda di Bruno Vespa “Quanto allora? 501?”, l’ex premier ha risposto stizzito: “No no, non scherziamo sulle cose sacre”.
In parallelo, è stata avviata una trattativa anche con Zong Quinghou, il 2° uomo più ricco di Cina, proprietario di un impero che spazia dall’alimentare alla distribuzione commerciale. E con emergenti interessi anche in Italia.
In casa Berlusconi la vicenda è di grande attualità, visto che papà Silvio non intende assolutamente cedere la maggioranza delle azioni. Tanto è vero che un mese fa venne rifiutata l’offerta di Peter Lim, disposto a versare 300 milioni di euro per il 51% del club di via Aldo Rossi. Una sentenza formalizzata proprio da Barbara Berlusconi in occasione della presentazione di casa Milan: “Trecento milioni al massimo possono bastare per il 30% delle quote”, tuonò la terzogenita di casa.