VENEZIA 2014: LA CINA VUOLE GLI STREAMING ONLINE DEI FILM FESTIVALIERI
Tra le tante compagnie industry presenti alla 71° Mostra del Cinema di Venezia, c’è anche il colosso cinese iQiyi, specializzato in video online. Obiettivo della casa è quello di riuscire a portare importanti film festivalieri al pubblico cinese; come riuscirci? Attraverso una nuova piattaforma attualmente in sviluppo, il quale porterà le pellicole selezionate in streaming cinese lo stesso giorno della proiezione festivaliera. Insomma, praticamente come la Sala Web della Mostra, ma con ambizioni più ampie in quanto coinvolgenti più Festival internazionali nello stesso contenitore.
“È importante che riusciamo ad avere il maggior numero di film possibile, ma è difficile per noi comprare film all’estero. Crediamo che i festival internazionali siano un’opportunità”, ha dichiarato Gong Yu, fondatore della iQiyi. Ricordiamo che attualmente, la compagnia è la maggior piattaforma video nel territorio cinese, e può essere considerata una fattispecie di Netflix asiatica. Come fa notare Yu, le limitazioni di film stranieri in Cina sono regolamentate solamente per le uscite nelle sale cinematografiche, ma non per il mondo del web. Stando a ciò, il nuovo progetto della iQiyi permetterebbe ai cinefili cinesi di guardarsi pellicole estere senza sorta di limitazioni.
“Il pubblico cinese è curioso nei confronti del cinema europeo”, rivela Song Jia, business director della casa, il quale ha sottolineato come l’idea possa far del bene ad entrambi i lati, sia all’audience cinese che ai produttori e distributori europei. La iQiyi ha già svolto un esperimento simile durante lo scorso Festival di Shanghai, mettendo in streaming quasi trenta titoli in contemporanea con la manifestazione. “Ora – prosegue – stiamo cercando un modo per continuare in questa direzione”. Secondo indiscrezioni, il progetto sarebbe in procinto di siglare un accordo con importantissimi eventi: oltre a Venezia, anche i festival di Tokyo .
Insomma, l’iniziativa è sicuramente interessante e da tenere d’occhio, seppur una prova ulteriore di come le visioni di film online stia diventando sempre più un settore su cui puntare, piuttosto che le più tradizionali uscite nelle sale. Che il futuro del cinema comprenda anche questa visione apocalittica?