NAPOLI JUVENTUS: LE FACCE DEL TIFO AZZURRO

Oltre quella in campo, ieri, a Napoli, si è giocata un’altra partita: quella del tifo. A vincerla i napoletani che, in curva B all’ingresso in campo delle squadre hanno messo in scena un’eruzione del Vesuvio. Il fuoco, che stupisce l’intero stadio e “lava” solo una piccola porzione di curva, è l’immagine dell’eterna sfida tra il Napoli ela Juve.Unasfida non solo calcistica. Terra Mia! recitava lo striscione all’ombra del Vesuvio di carta che all’improvviso ha iniziato ad eruttare, emozionando i 60.000. La suggestione dell’eruzione, terribile e spettacolare al tempo stesso, non ha fermato i cori dei (pochi) tifosi juventini che hanno alzato cori contro Napoli e contro i napoletani. Al termine della partita, hanno salutato il San Paolo intonando ‘o’ Surdat innamorato’: un sacrilegio per i napoletani.

 

All’esterno dello stadio, scontri a parte, c’era un’aria di festa. Tante le famiglie, con prole, pronte ad assistere al match scudetto. Tra i tanti abbiamo scovato Rosaria e Paola, due super tifose azzurre che, ad ogni partita, lasciano a casa mariti e figli per assistere, rigorosamente in curva B, a tutte le partite del Napoli. Fuori il San Paolo tra i tanti venditori di gadget c’è anche Vincenzo, ribattezzato Vincenzo Hamsik a causa della ‘parrucca’ che richiama la chioma del centrocampista slovacco. Vincenzo vende sciarpe e bandiere del Napoli mentre predica la pace sugli spalti. “La violenza ci divide, il tifo ci affratella” dice Vincnezo richiamando uno degli storici striscioni del Cucb- il Commandos ultras Curva B mentre vende bandiere e sciarpe rigorosamente azzurre .