ALL’INDIA NON PIACE LA DECISIONE DELLA FERRARI DI CORRERE CON LO STEMMA DELLA MARINA MILITARE. MONTEZEMOLO AUSPICA UNA SOLUZIONE PER I MARÒ
Non poteva passare inosservata la decisione della Ferrari di mettere sulle macchine di Alonso e di Massa la bandiera della Marina Militare Italiana al Gran Premio di Formula 1 dell’India per ricordare il caso dei due marò fermi nel distretto di Kerala ormai da febbraio. A reagire è stato il ministro degli Esteri dell’India che ha detto che “Utilizzare eventi sportivi per promuovere cause che non sono di natura sportiva significa non essere coerenti con lo spirito sportivo”.
Bernie Ecclestone il patron della F.1 se ne è lavato le mani e non ha voluto entrare in quelle che ha definito “questioni politiche” che ha inteso rimandare alla federazione motoristica indiana.
La Ferrari a questo punto ha precisato in una nota che la scelta di esporre il tricolore con le repubbliche marinare “rappresenta un omaggio a un’eccellenza del nostro Paese oltre che un auspicio che le autorità indiane e italiane trovino una soluzione per la vicenda che vede coinvolti” i due fucilieri di Marina del San Marco, Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, trattenuti in India, a Kerala, con l’accusa di aver causato la morte di due pescatori durante un’azione antipirateria. Per la decisione di mettere le bandiere sul muretto della Ferrari, la casa di Maranello aveva incassato fra gli altri i complimenti del ministro Giulio Terzi.
Il presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo, ha sottolineato che questo gesto vuole essere “un piccolo contributo, con grande rispetto delle autorità indiane, perché queste possano dialogare con quelle italiane per trovare una soluzione”.
Quanto al Gran premio di Formula 1 Fernando Alonso dovrà giocarsi ogni possibile chance per sorpassare Sebastian Vettel che ha conquistato la vetta della classifica mondiale e non ha nessuna voglia di lasciarla e vincere il titolo. Una possibilità cui crede con forza il Presidente della Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo che lo ha ribadito a margine dell’inaugurazione della mostra “Le grandi Ferrari di Sergio Pininfarina” al Museo delle “rosse” di Maranello. “Accidenti se ci credo – ha detto Montezemolo- Io spingo a più non posso e mi spiace di non essere lì a spingere di più la macchina perché vietato dal regolamento”. A dare una mano in pista ad Alonso c’è Felipe Massa che da poco ha rinnovato il contratto con la scuderia di Maranello.