BARILLA PUNTA SULLA CINA: DA SETTEMBRE PASTA PER IL WOK
Barilla torna in Gran Bretagna. Il Gruppo attivo nella produzione di pasta, sughi e prodotti da forno punta a tornare sul mercato Uk con un “posizionamento medio alto” per orientare il consumatore ad un acquisto “consapevole e educato”.
Sul fronte delle espansioni, Barilla è pronta a spingere su America Latina e Asia, dove è recente o prossimo il lancio di prodotti ad hoc, come la pasta per il wok cinese. La Cina, soprattutto, accanto a Brasile e, in Europa, la Russia rappresentano gli sbocchi di maggior impegno per la strategia estera del gruppo, che l’ad Claudio Colzani non esclude possa contemplare acquisizioni.
“Valutiamo le opportunità – ha detto Colzani -, ma certo è che non intendiamo snaturarci”. Colzani ha anche spiegato che, in questo caso, “visto il livello di indebitamento” al di sotto dell’1%, l’azienda potrebbe muoversi con le proprie gambe: “abbiamo le energie per potercela fare con le nostre forze – ha detto -. Non abbiamo bisogno della Borsa – ha aggiunto – o di operazioni finanziarie fantasiose. Abbiamo forza finanziaria per farla ma c’e un filtro di concetto nel nostro modo di far impresa”.
Al momento, Brilla ha sviluppato linee specifiche di pasta per questi Paesi considerati strategici per lo sviluppo futuro dell’azienda, quali appunto Brasile, Cina e Russia. Nel corso della presentazione del bilancio del 2013 sono state sottolineate, in particolare, le performance del mercato brasiliano, con il business che è quasi raddoppiato in un anno.
Quanto al 2013, è stato “un anno positivo” che può vantare una “crescita degli utili importante in una congiuntura ancora difficile”, ha spiegato il presidente Guido Barilla. Si parte dai volumi, tornati a crescere del 4%, e dal fatturato, pari a 3,5 miliardi di euro, con una crescita operativa del 2,5%. L’indebitamento netto a 347 milioni di euro permette all’azienda, come spiegato dall’ad, Claudio Colzani di “guardare al futuro con una certa solidita’ finanziaria” e la previsione per il 2014 è di un’ulteriore diminuzione (nel 2012 era di 574 milioni). Il presidente Barilla, ha spiegato come quello alle spalle sia stato il primo anno in cui è entrata “nel vivo la strategia ‘Good for you, good for the planet’ che passa attraverso una concentrazione sulle attività strategiche per offrire prodotti di qualità superiore e la crescita mirata nei principali mercati attuali e in selezionate economie emergenti. Non è solo una filosofia – ha chiarito Barilla -, ma modo di fare business”.