CINA IN VIAGGIO SULLA LUNA. LANCIATA UNA NAVICELLA SPAZIALE DALLA BASE DI XICHANG

La Cina ha lanciato una navicella spaziale sperimentale senza equipaggio a bordo dalla base di Xichang, nella provincia sud-occidentale del Sichuan. Obiettivo della missione è testare le tecnologie che saranno utilizzate nel 2017 sulla sonda spaziale Chang’e-5.
La navicella spaziale dovrà tornare sulla Terra con campioni di suolo lunare. Lo ha reso noto l’Amministrazione Statale per la Scienza, la Tecnologia, l’Industria e la Difesa cinese. La missione durerà otto giorni ed è stata realizzata dalla China Aerospace Science and Technology Corporation, scrive l’agenzia Xinhua.
Nel viaggio di ritorno, la navicella spaziale entrerà nell’atmosfera terrestre a una velocità di 11,2 chilometri al secondo, hanno spiegato gli scienziati, prima di rallentare e finire la corsa sul suolo della Mongolia Interna, nel nord della Cina. A dicembre scorso, la Cina aveva lanciato la sonda spaziale Chang’e-3, con a bordo il moon rover Yutu (“Coniglio di giada”) che era atterrato su suolo lunare dodici giorni dopo il lanci dalla base in Sichuan.
Dopo l’iniziale entusiasmo nazionale da parte degli scienziati, per avere fatto della Cina il terzo Paese, dopo gli Usa e l’ex Unione Sovietica, ad avere mandato un proprio mezzo spaziale sulla luna, la missione aveva incontrato i primi problemi, a causa di alcuni guasti meccanici al rover lunare, che non era però programmato per tornare sulla Terra.
La Cina sta sviluppando da anni un ambizioso programma spaziale. Le prime due missioni lunari, Chang’e-1 e Chang’e-2, risalgono rispettivamente al 2007 e al 2010, mentre è del 2003 l’invio della prima missione spaziale con equipaggio umano a bordo. La Cina ha già lanciato nel 2011 la sua stazione orbitale, la Tiangong 1, diventando il terzo Paese, dopo Stati Uniti ed ex Unione Sovietica, ad avere un proprio laboratorio spaziale, e ha attualmente allo studio anche la realizzazione, entro il 2020, di una seconda stazione orbitale permanente, la Tiangong 2.