DALLA CINA LOTTA ALL’INQUINAMENTO: UN PIANO DA 1700 MILIARDI DI YUAN

La Cina produce, è il motore dell’economia mondiale, trascina i mercati ma farà attenzione anche all’ambiente. Almeno questo è quello che emerge da un piano di investimenti da 1700 miliardi di yuan nella lotta alle emissioni inquinanti da oggi al 2017. Parliamo di una cifra senza pari, circa 210 miliardi di euro. È il Piano di Controllo e Prevenzione dell’Inquinamento Atmosferico approvato dal governo cinese. L’annuncio è stato fatto in occasione della tredicesima edizione della Conferenza Internazionale sulla protezione Ambientale che si è tenuta a Pechino. Un maxi-piano che si concentrerà in particolare sul nord della Cina, e la regione dello Hebei dove sono collocate anche le municipalità di Pechino e Tianjin. Zone in cui l’inquinamento va spesso oltre i valori segnalati come tollerabili dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il quotidiano China Daily, che dà oggi la notizia, cita il vice presidente dell’Accademia per la Pianificazione Ambientale, Wang Jinnan, in qualità di collaboratore alla stesura del progetto. Il piano, dice l’esperto, si concentrerà soprattutto sulla riduzione e sul controllo delle polveri sottili responsabili di disfunzioni polmonari e di altre malattie nelle fasce più deboli della popolazione, come i bambini e gli anziani. L’obiettivo è di ridurre le emissioni inquinanti del 25% rispetto ai valori del 2012 entro i prossimi quattro anni. Per contenere l’inquinamento, la Cina sta introducendo diverse nuove misure, come quella di ridurre la dipendenza dal carbone nel settore industriale. Il mese scorso era stato dato il via al progetto per la riduzione delle emissioni di diossido di carbonio attraverso un tetto imposto agli stabilimenti sulle emissioni inquinanti. Partito da Shenzhen, nel sud-est, il piano prevede in questa prima fase anche il coinvolgimento di altri importanti centri urbani, come Pechino, Shanghai, Tianjin e Chongqing, e le province dello Hubei e del Guangdong. L’obiettivo è quello di ridurre entro il 2020 le emissioni inquinanti provenienti dalle industrie di un valore compreso tra il 40% e il 50% rispetto ai valori registrati nel 2005.