FORMULA 1, SILVERSTONE: ALONSO PARTE ULTIMO E CHIUDE AL 6 POSTO, ROSBERG ROMPE IL CAMBIO E SI RITIRA, HAMILTON VINCE E RAIKKONEN FINISCE IN OSPEDALE DOPO UNO SPETTACOLARE INCIDENTE
Partenza choc a Silverstone. Alla prima curva scontro tra Felipe Massa e Kimi Raikkonen. Ferrari distrutta, Kimi in ospedale dove gli riscontrano una ferita alla gamba destra ed escoriazioni, gara ferma per un’ora in attesa della ripartenza. La Formula uno che sbarca nel Regno Unito deve far capire fino a che punto le Mercedes hanno ammazzato il campionato e se c’e’ ancora qualche possibilita’ di vedere una competizione reale e non uno strapotere di Rosberg e Hamilton. La gara termina subito per Kimi che assieme a Massa danno vita ad un bel momento di rara umanità negli sport che muovono interesse economici importanti. Dopo l’incidente il primo pensiero di Raikkonen è stato per l’ex compagna di squadra brasiliano, stessa cosa per Massa che ha subito chiesto se stesse bene il pilota Ferrari. La gara riparte con la coppia Mercedes, Rosberg e Hamilton sempre davanti mentre Fernando Alonso partito dalla 19esima posizione ha scalato posizioni su posizione dando vita ad una rimonta clamorosa. Al 29esimo giro, quando Rosberg dava l’impressione di poter dominare anche la gara in Inghilterra, il cambio cede e Hamilton lo passa. Pubblico inglese in delirio con Lewis che prende la testa della corsa e Nico Rosberg che si ritrova col cambio bloccato in quinta marcia e dunque costretto ad abbandonare la corsa parcheggiando la sua monoposto nel prato verde di Silverstone. La Mercedes è imbattibile, unico difetto è l’affidabilità. Sono già tre i ritiri di una monoposto Mercedes quest’anno: due volte Hamilton, una Rosberg. Al 35esimo giro Fernando Alonso dà spettacolo superando in una curva veloce in maniera molto decisa Sebastian Vettel, guadagnando dunque la quinta posizione. Difenderla è una battaglia. E’ stata sfida vera tra due campioni. Al 48esimo giro Vettel riesce a superare di nuovo Alonso e a rubargli il 5 posto. La Redbull ha un passo migliore della Ferrari e vedere Alonso davanti era più per bravura dello spagnolo che per potenza della sua monoposto.