IL CIBO ITALIANO SPOPOLA ALL’ESTERO. AI CINESI PIACCIONO GLI SPAGHETTI

L’export di dolci e pasta continua a dare soddisfazioni alle industrie italiane: nel 2012 l’ export dolciario ha messo a segno un +11% a valore e un +6,2% a volume, superando i 3 miliardi di euro. Anche la pasta continua a farsi largo sui mercati esteri, con un incremento dell’1,8% dei volumi sul 2011, a 1.802.750 tonnellate, per un valore di 1.940 milioni di euro (+6,8%). I dati sono stati resi noti in occasione dell’assemblea annuale di Aidepi, l’associazione delle industrie del dolce e della pasta italiane guidata da Paolo Barilla.
“Per aiutare le aziende ad ampliare i loro orizzonti di esportazione – l’associazione ha varato numerose iniziative – osserva Paolo Barilla -, attivando tra l’altro missioni specifiche, tramite la partnership con Fiera Milano, su alcuni mercati emergenti, quali la Cina, l’India e il Brasile. Si avverte tuttavia forte la mancanza di un sistema integrato, a livello di Paese, di promozione della produzione Italia”.
Da segnalare l’apprezzamento per la pasta italiana dimostrato dalla Cina (+60,1%) e Ucraina (+32,5%). Per la pasta, la produzione é stata di oltre 4.600 milioni di euro di valore (pari a 3.326.750 tonnellate)
Il comparto dolciario ha invece registrato autentici exploit in Turchia (+133%) e Algeria (+62,5%). Tra i vari dolci i migliori risultati nel 2012 li ha messi a segno il cioccolato: ha raggiunto per i prodotti finiti un +6% in valore per un totale, sommato con i semilavorati, di 4.835 milioni di euro. In aumento anche la produzione dei due comparti; per il settore dolciario +2,7% sul 2011, a 1.945.650 tonnellate e un valore di oltre 13 miliardi di euro.