IL COMMERCIO IN CINA VOLA SUL WEB. E COMMERCE +80% IN VISTA DEL CAPODANNO

Che la Cina sia pronta al sorpasso degli Stati Uniti, è un dato di fatto. I cinesi sono così lanciati nella loro corsa che hanno anticipato gli americani anche nella partenza della stagione natalizia. Se per iniziare a fare spese online o presso i negozi tradizionali, gli statunitensi aspetteranno venerdì (il giorno successivo al Thanksgiving, la festa del ringraziamento), i cinesi hanno già i carrelli pieni.

Per loro, infatti, è stato l’11 novembre il giorno degli acquisti massicci via internet, complice un maxi-sconto, pari al 50%, sui prodotti venduti dai due principali siti di vendite online, Taobao e Tmall, entrambi del gruppo Alibaba.

È una tradizione giovane, iniziata nel 2009, e che individua proprio nella data 11-11 (che coincide con la festa dei single, la risposta cinese a San Faustino) il momento per iniziare a fare shopping in vista delle feste di fine anno. In Cina, più che il Natale, è sentita la festività del Capodanno, quando milioni di persone lasciano le città e tornano dai parenti nelle campagne in quello che è il periodo di riposo – circa tre settimane – più lungo di tutto l’anno.

Il bilancio delle vendite dell’11 novembre è impressionante anche per chi è abituato alle cifre stratosferiche che caratterizzano l’economia cinese. Le vendite sono cresciute dell’80% rispetto allo stesso giorno dell’anno precedente, con ricavi complessivi fra Taobao e Tmall pari a 35 miliardi di yuan (4,2 miliardi di euro). Per avere un termine di paragone con gli Stati Uniti, nel 2012 il totale degli acquisti online degli americani il giorno dopo Thanksgiving ammontò a 1,04 miliardi di dollari (770 milioni di euro).

Cos’è Taobao? È un sito dove si può comprare di tutto, dalle mele Fuji fino a un Boeing 737, dalle creazioni origami alle giacche più fantasiose. Ci sono ben 7 milioni di venditori e 800 milioni di prodotti a disposizione del miglior offerente. Il sito, peraltro solo in cinese, a dimostrazione della sua vocazione locale, ormai gestisce la metà di tutte le spedizioni che avvengono in Cina ogni giorno. Si tratta di una via di mezzo tra eBay, al punto da avere una sua finanziaria legata a Paypal, e Amazon, con un tocco di Google.