9 LUGLIO 2009, BERLINO: L’ITALIA SUL TETTO DEL MONDO
Sono passati 7 anni da quell’indimenticabile notte di Berlino che ci permise di salire sul tetto del Mondo.
Era un momento duro per il calcio italiano. Lo scandalo ‘Calciopoli’ aveva scatenato un vero e proprio terremoto ed in pochi avrebbero immaginato di poter tornare a gioire, 24 anni dopo, per un trionfo mondiale. Quella di Berlino, fu l’Italia dei tanti eroi e non di un singolo trascinatore. Fu il Mondiale delle parate di Buffon, dei polmoni di Gattuso, di un Pirlo semplicemente meraviglioso, del ‘muro’ Cannavaro e dei difensori-goleador Grosso e Materazzi, letteralmente decisivi.
Ma fu anche il Mondiale degli indispensabili Perrotta e Zambrotta, del capitano della Roma Totti a mezzo servizio ma pur sempre decisivo, di un Camoranesi al top della carriera, di tutti gli attaccanti in organico a segno: da Iaquinta a Toni, da Inzaghi a Gilardino, passando per Del Piero e la sua gioia incontrollabile dopo il goal del 2-0 in semifinale. Fu anche il Mondiale della gomitata di De Rossi e dell’autogoal di Zaccardo. Episodi che, con una gran vittoria finale, sono finiti nel dimenticatoio. Tutti giocatori trainati da Marcello Lippi che riuscì a far uscire, da ognuno di loro, il meglio.
Fu un mese pieno di emozioni, culminate con l’esplosione di gioia seguita al rigore col quale Fabio Grosso spiazzò Barthez. Anche se, per molti, l’emozione più grande è legata al sinistro vincente con il quale lo stesso Grosso battè Lehmann, stendendo la Germania che giocava davanti al pubblico di casa.