A LEZIONE DI TÈ Impariamo le basi per preparare un buon tè cinese
Se siete convinti che per ottenere una buona tazza di tè basti immergere una bustina in acqua calda, allora questo argomento non fa per voi. Chi ama davvero questa bevanda e come diceva Orwell non la usa solo per riscaldarsi o dissetarsi, sa che si otterrà una buona tazza di tè solo come risultato di un impegno che va dalla scelta all’infusione. Ma i tè a cui Orwell fa riferimento nel suo celebre vademecum per la preparazione della bevanda preferita dai britannici, sono quelli provenienti dall’India e dallo Sri Lanka. Tutt’altra storia sono invece i tè cinesi. Tutti sapranno che il tè è la bevanda preferita dal popolo del dragone e infatti la maggioranza dei cinesi vive portando con sé una borraccia piena di tè che consumerà nell’arco di tutta la giornata. E tenetevi forte, questo è il segreto della loro linea impeccabile. Se infatti i piatti della cucina cinese si distinguono per il loro contenuto in oli, i cinesi sanno bene che il tè, consumato a tavola ma anche d’asporto è un rimedio assolutamente infallibile contro la cattiva digestione e l’accumulo lipidico.
Ma quali sono le regole fondamentali per ottenere una buona tazza di tè? Esistono svariate qualità di tè cinese e scegliere quale è il migliore per il nostro gusto non è un’impresa facile. C’è poi un tè per tutte le stagioni: più freschi e leggeri, come il tè bianco o quello verde per i periodi più caldi, tè neri (come il famoso Pu Erh cha) e rossi per combattere il freddo e ritemprare lo spirito.
La maggioranza dei cinesi conosce bene le potenzialità del tè e le differenze tra una varietà e l’altra. Si va dai sapori più leggeri e gentili, come il tè bianco o il Moli cha, il tè al gelsomino più diffuso nei ristoranti di tutta la Cina. Queste tipologie di tè sono solitamente molto giovani e di breve essiccazione, ecco perché verranno infusi in acqua a non più di 75 gradi per un tempo non molto lungo. Per tè invece più “vecchi”, dal lungo periodo di essiccazione, come il famoso Pu Erh (ottimo alleato della dieta) l’acqua dovrà essere quasi bollente, 90° la temperatura ideale, e il tempo di infusione sarà più lungo. Per questo tipo di tè è sempre consigliato il lavaggio delle foglie, ovvero immergerle in acqua bollente e poi gettar via l’acqua un paio di volte prima di berla. In questo modo le foglie avranno il tempo di riaprirsi e riacquistare il loro sapore originario. Ma come si fa a misurare la temperatura dell’acqua, se non si vuole utilizzare uno scomodo e poco igienico termometro? Molto semplice, se abbiamo bisogno di un’acqua a 75-80° basterà appoggiare la parte interna di due dita sulla parte esterna del bicchiere per 5 secondi, se il calore è sopportabile allora la temperatura è quella giusta. Anche il materiale delle nostre tazze è ovviamente importante. Come ricordava anche Orwell, mai acciaio, preferire sempre la ceramica. Tazze da tè e teiere non vanno mai lavate con il sapone e potendo bisognerebbe utilizzarne diverse in base al tipo di tè che si intende utilizzare. La tazza e la teiera in ceramica tenderanno infatti ad assorbire lentamente l’aroma del tè e ad esaltarne il sapore.
Stanchi del tè in bustina? Immergetevi anche voi nel mondo del tè cinese. Sentite l’odore delle foglie e il fresco sapore di un buon tè ottenuto con cura e dedizione. Rinfrancante per il corpo e per lo spirito.