AI NASTRI D’ARGENTO DI TAORMINA SBANCA TORNATORE

Il film dell’anno, secondo i giornalisti cinematografici, è Io e te di Bertolucci. Ma La migliore offerta di Tornatore è l’asso pigliatutto dei Nastri d’argento, che sono stati consegnati a Taormina
il bellissimo film del maestro siciliano, che aveva già sbancato i David, ha vinto sei premi: miglior regista, migliore produzione (Paglia e Cocuzza), migliore scenografia (Sabatini e Giovannetti), migliori costumi (Millenotti), migliore montaggio (Quaglia) e migliore colonna sonora (Morricone).
Gli attori. Miglior protagonista è il detenuto Aniello Arena (Reality), migliore attrice Jasmine Trinca (Miele). Sabrina Ferilli e Carlo Verdone vincono un Nastro ciascuno come non protagonisti di La grande bellezza che totalizza quattro riconoscimenti. Roberto Herlitzka vince un Nastro alla carriera. I giovanissimi Rosabell Laurenti Sellers e Filippo Scicchitano vincono il “Guglielmo Biraghi”. Una menzione speciale va a Jacopo Olmo Antinori e Giulia Valentini. Alessandro Gassman vince il premio Hamilton, Francesca Neri un Nastro per la commedia Una famiglia perfetta.
Gli altri premi. Viaggio sola di Maria Sole Tognazzi è la migliore commedia e tra le opere prime si afferma Miele di Valeria Golino. Roberto Andò e Angelo Pasquini vincono per la sceneggiatura di Viva la libertà. A Toni Servillo, mattatore di ben tre film, va un Nastro straordinario. Il miglior sono in presa diretta è di Emanuele Cecere. Dalla e Alemanno vincono per la canzone di Pinocchio, Morandi e Cremonini per quella di Vicini di casa.
Il rinnovamento. «Mai come quest’anno», dice Laura Delli Colli, presidente del Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici che assegna i premi, «i Nastri hanno cavalcato il rinnovamento del cinema italiano».
La protesta. Nella giornata dei premi, il cinema ha rinnovato la sua protesta per il taglio del tax credit. “Se non verrà ripristinato”, ha detto Andò a nome di tutte le categorie, “potremmo arrivare a boicottare la Mostra di Venezia”.