ASTERIX E OBELIX SBARCANO SUL VESUVIO, FERMANO L’ERUZIONE MA NON LE SPECULAZIONI EDILIZIE

“Asterix e la Corsa d’Italia” è il trentasettesimo album dedicato alle avventure dei due personaggi frutto della genialità di Albert Uderzo e René Goscinny: il gallo dai baffi biondi Asterix, l’amico panzone tanto forte quanto simpatico Obelix e il fedele amico a quattro zampe Idefix. In Italia l’Album è stato pubblicato da Panini Comics in doppia versione. La prima versione di “Asterix e la corsa d’Italia” è un regolare cartonato di 48 pagine dal costo di 12,90 euro; la seconda è una versione deluxe di 128 pagine ricca di contenuti speciali dal costo di 34,0 euro.

Dopo quasi sessant’anni dalla prima pubblicazione del fumetto per mano dello sceneggiatore Goscinny e dal disegnatore Uderzo, Asterix ed Obelix giungono per la prima volta in Italia per partecipare a una gara di bighe che anticipa quello che sarà il futuro spirito del Giro ciclistico d’Italia. La competizione prende il via da Modicia, l’attuale Monza, per concludersi a Neapolis (Napoli) alle falde del Vesuvius Mons, il monte Vesuvio. I due galli che fanno impazzire i romani anche stavolta sono protagonisti di trame esilaranti e di gag comiche che in qualche modo evidenziano come anche nell’Italia di Cesare e dei Cesari c’erano più italici che romani e che allora come ora non era facile farlo andare d’accordo. Bellissima la scena come in cui un Obelix su di giri dopo aver fatto una scorpacciata di cinghiali tappa la bocca eruttiva di un Vesuvio in attività scagliandovi dentro un enorme masso con la sola forza delle braccia. Il gesto blocca la fuoriuscita di magma e convince un gruppo di speculatori a dare il “la”, a Pompei, a una lottizzazione di lusso proprio alle pendici del vulcano. Così in un solo colpo i due Galli più divertenti e famosi al mondo (le loro imprese sono state vendute e tradotte in 130 paesi al mondo) ci mettono di fronte al dramma del vulcano più pericoloso della terra dove hanno costruito case fino in cima al grande cono.