CINA, TROPPI TALENT SHOW. IL GOVERNO LI METTE AL BANDO

Troppi talent show in Cina, il governo decide di limitarli. Le competizioni canore pop che sfornano le nuove voci del Dragone sono al centro del giro di vite proposto dall’Amministrazione Statale per la Stampa, le Pubblicazioni, la Radio, i Film e la Televisione (SAPPRFT). Le ore dedicate a programmi come Voice of China o alla versione cinese di X-Factor saranno limitate, in base alle nuove normative, e verrà posticipata a dopo le vacanze estive la programmazione degli show di questo tipo già prodotti e ancora non in onda. Nei casi di programmi già in palinsesto, invece, ci potrebbero essere delle variazioni. La nuova normativa riguarda alcuni dei programmi di maggiore successo della tv cinese, come “Super Girl”, apripista nel 2004 del format in Cina, riadattata dalla più celebre “American Idol”, che ha fatto boom di ascolti. Proprio “Super Girl” era giò stata al centro di un provvedimento simile a quello deciso mercoledì scorso nel 2007, quando la trasmissione era all’apice della popolarità. L’authority del settore editoriale e radiotelevisivo cinese aveva deciso di eliminare dalla fascia di prima serata (19:30-22:30) i talent show che avrebbero dovuto in seguito adeguarsi a una serie di divieti che poco avevano a che fare con il programma in sè, quanto piuttosto con motivazioni “politiche”. I voti dei telespettatori erano vietati, mentre erano ammessi solo quelli della giuria presente in studio. Nessuna concessione, poi, ad atteggiamenti provocanti o di aperto flirt. Pollice alzato, invece, alle dimostrazioni da parte dei cantanti di “maturità, fiducia, perseveranza”. Anche il taglio di capelli dei partecipanti doveva dimostrare di essere in linea con gli standard dell’authority. Il caso del “bando al televoto” era scoppiato di nuovo nel 2011: a fare le spese delle nuova normativa era stato proprio “Super Girl”, che è stata sospesa. Al suo posto l’ente di regolamentazione radiotelevisivo avrebbe dovuto inserire in palinsesto programmi più “edificanti”. Regole stringenti, insomma, che limitano la partecipazione del pubblico e che hanno generato lamentele più o meno esplicite, perchè proprio i talent show hanno contribuito ad aumentare gli introiti delle piccole reti televisive, come è accaduto a Hunan Tv, che ha mandato in onda “Super Girl”, o a Zhejiang Tv che in programmazione ha “The Voice of China”. Il successo di quest’ultimo programma è stato certificato l’anno scorso, quando era diventato il primo trend topic di Weibo, oscurando persino il caso Bo Xilai (che ha comunque subito parecchio la censura sulla piattaforma di microblogging cinese). L’obiettivo della nuova norma introdotta dall’authority cinese è quello di “prevenire lo sviluppo omogeneo dei programmi televisivi e fornire al pubblico scelte diversificate, in un anno che ha visto un notevole aumento di talent show” .