GIRO D’ITALIA, NIBALI: LO SQUALO DELLO STRETTO INDOSSA LA MAGLIA ROSA
La cronometro partita da Gabicce e conclusa a Saltara doveva rilanciare le ambizioni di Bradley Wiggins, ieri paralizzato dalla paura dopo l’ennesima caduta, e invece ha consacrato Vincenzo Nibali. Il messinese, grazie al quarto posto conquistato al termine di una lunghissima prova contro il tempo (54,8 km), ha indossato per la seconda volta in carriera la maglia rosa, dopo quella del 2010, limitando i danni a soli 11’’ di ritardo dall’inglese e piazzandosi al 4/o posto in questa 8/a tappa vinta dall’inglese Alex Dowsett del quale, a partire da domani, in pochi si ricorderanno.
‘Lo squalo dello stretto’ veste rosa. Questo ha decretato l’ottava tappa del Giro d’Italia. Vincenzo Nibali ha vinto i suoi limiti, quelli legati alla ‘lentezza’ nella cronometro e con cuore, determinazione ed un pizzico di fortuna ha staccato il rivale Brandley Wiggins che, dopo 18’ di corsa, è stato costretto a fermarsi per una foratura della ruota anteriore, confermando i propri problemi con le bici in questo Giro. L’inglese ha gettato via la bicicletta con furore, un gesto isterico che la dice lunga sul suo stato d’animo, quindi ha recuperato la borraccia e si è rimesso in sella, ripartendo a tutta.
L’unico a tenere testa a Nibali è stato l’australiano Cadel Evans, iridato nel 2009 a Mendrisio e vincitore del Tour 2011, che continua a rimanere ai vertici della graduatoria generale (adesso è secondo, a una manciata di secondi dal corridore siciliano dell’Astana), mentre è crollato il canadese Ryder Hesjedal che, però, è l’unico ad avere dimostrato voglia di attaccare.
La tappa di oggi ha rivelato che Nibali adesso sarà l’avversario da battere, perché era nella cronometro odierna che Wiggins avrebbe dovuto scavare un solco fra sé e gli altri concorrenti. Invece, l’inglese, non solo non è risultato il più veloce a Saltara, ma a un certo punto ha dovuto fare ricorso a tutta la propria classe nelle prove contro il tempo (non a caso è stato oro a Londra, nell’estate scorsa, ai Giochi), per limitare i danni. Domani, da Sansepolcro a Firenze, nella tappa dedicata a Bartali, ripartirà un Giro d’Italia diverso, più incerto e con un solo uomo da battere: Vincenzo Nibali. Sarà difficile staccarlo in salita e ancora più problematico metterselo alle spalle in discesa, terreno sul quale il messinese è considerato il migliore specialista in circolazione.
La tappa di domani darà altre indicazioni, poi il giorno di riposo permetterà a tutti – big e non – di resettare ambizioni e strategie, di riordinare le idee per poi riprendere il cammino verso Brescia che, come ha ricordato giustamente oggi Nibali (con la maglia rosa addosso), è ancora molto lungo. Lui, però, lo proseguirà guardando tutti dal tetto del Giro d’Italia e non è un vantaggio da poco.