KENNY G STRONCATO DALLA CRITICA ESALTA IL PUBBLICO CINESE
Il New York Times ha raccontato il misterioso, enorme e duraturo successo cinese di una canzone del sassofonista americano Kenneth Bruce Gorelick – noto come Kenny G. La canzone si chiama “Going Home” ed è del 1989: dura circa quattro minuti ed è composta prevalentemente da una lunga e orecchiabile melodia di sassofono, di un genere musicale molto calmo e “di sottofondo”. Kenny G è un musicista artisticamente controverso: la sua musica ha avuto negli Stati Uniti grandissimi successi commerciali, ma gli esperti e i colleghi non lo ritengono un musicista di grandi qualità. “Going Home” è una delle due canzoni registrate in studio del disco Kenny G Live: negli Stati Uniti, quando uscì come singolo, arrivò al 56esimo posto della classifica dei singoli più venduti (all’epoca, fu uno dei singoli di minor successo nella sua carriera). In Cina, però, spiega il New York Times, è conosciuta praticamente da chiunque perché viene suonata da anni «nelle scuole, nei centri commerciali, nelle palestre e nelle stazioni ferroviarie» per uno scopo preciso: segnalare l’imminente orario di chiusura (Going Home, in inglese, significa “andare a casa”).
Durante un recente sabato pomeriggio, racconta per esempio il giornalista del New York Times, la canzone è stata suonata a ripetizione durante l’ultima ora e mezza di apertura del mercato di antiquariato di Pechino. Una dirigente del mercato ha spiegato che la canzone viene impiegata dal 2000 per segnalare che il mercato sta chiudendo: riguardo il motivo del suo particolare utilizzo, la dirigente non ha saputo rispondere, ma ha suggerito che avvenga perché «la suonano praticamente ovunque». Zhu Mingde, il proprietario di una palestra nel centro di Pechino, la fa suonare per l’ultima mezz’ora di apertura della palestra, ma ha detto di non sapere chi sia l’autore né per quale motivo sia estesamente utilizzata: «tutto quello che so è che quando viene messa questa canzone è ora di chiudere». Il quotidiano cinese China Daily News ha calcolato che la maggior parte dei cinesi che frequentano un centro commerciale «può aspettarsi di ascoltarla circa 4.876 volte nel corso della propria vita».