MARADONA TORNA A NAPOLI: AD ACCOGLIERLO LA CUCINA DI D’ANGELO SANTA CATERINA E MIMÌ ALLA FERROVIA
Con un grande abbraccio gastronomico. Così è stato accolto Diego Armando Maradona nel foyer del Teatro San Carlo durante le prove dello spettacolo “3 volte 10”, scritto e diretto da Alessandro Siani. Un buffet messo a punto dagli chef di D’Angelo Santa Caterina e Mimì alla Ferrovia per il pibe de oro e per i suoi ospiti del San Carlo.
Ci sono volute 8 mani e tutta l’esperienza dei migliori chef napoletani per mettere insieme un menu degno del più grande campione di tutti i tempi. Giovanni Morra (chef di D’Angelo Santa Caterina) Salvatore Giugliano (del ristorante Mimì alla Ferrovia) Lino Scarallo (stella Michelin ) e Fabio Bisanti (Chef consulente per Alta Ristorazione) insieme, per un buffet tutto ispirato all’argentino più famoso del mondo. Per costruire l’articolato menu, è bastato sfogliare il libro dei ricordi di Mimì alla Ferrovia, il ristorante napoletano preferito da Dieguito. Tra i piatti in tavola, hanno trionfato i classici di Mimì e D’Angelo, come il peperone ripieno, la parmigiana di melanzane, e il sartù di riso. Immancabili le lumache di terra e di mare, piatto preferito del campione. Un angolo del buffet lungo ben 15 metri è stato dedicato alla bufala in tutte le sue declinazioni: dai cannoli di mozzarella ripieni, al treccione di cui il campione è ghiotto. Dall’aperitivo al dessert, insomma, 30 portate racconteranno il meglio della cucina partenopea in tutte le sue sfumature, sempre con un occhio scrupoloso all’eccellenza delle materie prime secondo lo stile che da anni contraddistingue la filosofia di Mimì alla Ferrovia e D’Angelo Santa Caterina. Un trionfo rosso di candelabri in cristallo flambeau, tulipani e amarillis, in linea con l’architettura del foyer del San Carlo, è stata la scenografia proposta dai designer di We Concept e We Italian Design, che collaborano ormai stabilmente agli allestimenti di D’Angelo Santa Caterina realizzando vere e proprie trasformazioni a tema della struttura. I brindisi della serata sono affidati alla nota casa vitivinicola Feudi di San Gregorio con la collaborazione di stimati sommelier che aiuteranno gli ospiti nel perfetto abbinamento eno-gastronomico tra un Aglianico Dal Re DOC e un Pietracalda Fiano di Avellino DOCG. Tanti i partner che hanno voluto essere presenti ad una notte che rimarrà storica per Napoli, come i rappresentanti della Unipol Sai di Napoli – Piazza Vittoria e i promoter di Banca Generali.
Aperisciù, è il nome del dolce con cui è stato omaggiato il 10 azzurro per antonomasia. Un trionfo di choux craquelin ripieni di creme al mojito, alla piņacolada e al daiquiri: questa l’idea della pasticceria Seccia ispirata a Cuba: tributo bianco-celeste (come i colori di Napoli e Buenos Aires) all’amicizia tra Maradona e Fidel. Un tripudio di dolcezze napoletane di Seccia rapirà gli ospiti con i classici della pasticceria partenopea, una fantasia di mini cake e la torta su tre livelli: un inno di fotografie commestibili del trionfale “gol del secolo” realizzato nei mondiali dell’86 contro l’Inghilterra. Un’altra dolce sorpresa anche dalla penisola: Antonio Cafiero della pasticceria Primavera di Sorrento ha presentato una versione napoletana del dulce de leche corretta al limoncello. Un genio dello sport prestato alla scena, un teatro leggendario trasformato in location, due ristoranti storici fuori sede: gli ingredienti per un successo strepitoso ci sono tutti.
“Diego è il simbolo di una Napoli che resiste e ha voglia di farcela – ha raccontato Emilio Giugliano di D’Angelo Santa Caterina- proprio come D’Angelo e Mimì sono i simboli di un’ospitalità alla vecchia maniera, che non accetta compromessi. Magari con un po’ di fortuna e la potenza seduttiva dei sapori del nostro territorio, questa di Maradona non resterà solo una visita di passaggio”.