MARCELLO LIPPI, L’IMPERATORE DEL CALCIO CINESE LANCIA LA SUA FONDAZIONE E SITO INTERNET
Marcello Lippi non tornerà ad allenare Alessandro Del Piero, con cui ha vinto il Mondiale del 2006 in Nazionale e la Champions League ai tempi della Juventus. Lo ha chiarito lo stesso ex commissario tecnico degli Azzurri a Sky Sport, dove era ospite per presentare il proprio sito ufficiale. “La dirigenza del mio club non vuole calciatori con un’età superiore ai 31 anni, per cui è un’ipotesi difficilmente praticabile”, ha tenuto a sottolineare. Quest’anno Alex ne compirà quaranta.
Nel corso dell’intervista a Sky l’ex ct della nazionale lancia la sua fondazione: «Ho avuto tanto dalla vita, mi considero un uomo fortunato. Ho deciso che un po’ della mia fortuna debba andare anche a chi non ha avuto tutto quello che ho avuto io. Da oggi in poi, più di quanto non abbia fatto fino ad oggi, mi dedicherò ad iniziative sociali». Per farlo ha dato vita alla fondazione che prende il suo nome ‘Fondazione Lippi’ con la moglie Simonetta alla presidenza. La fondazione, grazie alla fama di Lippi e all’attività del figlio Davide, ha grandi piani di attività, una serie di iniziative che coinvolgeranno campioni del calcio ma non solo. La prima idea è quella di organizzare una grande partita tra gli amici di Maradona con Diego in campo e una Nazionale dei campioni di Lippi. Il via all’iniziativa è avvenuto ieri pomeriggio a Milano in contemporanea con l’apertura del nuovo sito internet di Lippi che diventerà il punto di riferimento della fondazione.
Tra poco in Cina riprenderà il campionato, Lippi è in Italia ancora per qualche giorno.
«Del calcio italiano non mi manca niente. Ho avuto tutto, tante grandissimi soddisfazioni, e dopo tanto tempo sentivo la voglia e la necessità, visto che mi sento ancora abbastanza giovane per andare in pensione, di un’altra esperienza che non fosse in Italia o in Europa, un’esperienza completamente diversa e sono felice di averla fatta in Cina» ha detto ieri.
Poi ha raccontato della sua esperienza in Cina: «Una grande emozione tornare a vincere la Champions, anche se ad altre latitudini». E soprattutto la soddisfazione di aver ritrovato grandi stimoli ed aver contribuito a lanciare il calcio cinese: «Il ministro dello sport mi ha ringraziato con parole importanti, hanno capito che alleno perché mi piace, perché ho entusiasmo, non ho scelto la Cina per i soldi, ma per la passione».
In Cina, al Guangzhou Evergrande (la vecchia Canton) ha portato uno staff tutto italiano (nove persone), ha insegnato come si fa calcio a livello professionistico. Ma l’Italia la segue sempre. «La Juve è sempre la più forte, ma Garcia alla Roma ha fatto grandi cose. Il nostro pallone è molto popolare in Cina, ma in Europa serviranno ancora anni per vedere un’italiana vincere la Champions» . Spiega: «Il Bayern con Guardiola è la squadra più forte al mondo. Alla forza ha unito tecnica e capacità di palleggio». Passando ai mondiali: «Per questo la Germania è la favorita, ma anche l’Italia può fare bene. Il nostro calcio è sempre competitivo». Poi consola Allegri: «Avrà modo di ricaricarsi, è un ottimo allenatore. Lui e Zaccheroni anche in nazionale nel dopo-Prandelli possono far bene». Poi una riflessione: «Ho sbagliato a tornare in Nazionale, ma anche i momenti negativi servono per riflettere e continuare a crescere».
Ora è l’altro Imperatore. La Cina del pallone si inchina a Marcello Lippi. Prossima tappa? Ct della nazionale cinese per provare a conquistare un posto nei mondiali del 2018: una grande sfida.