MODA, BURBERRY, PUCCI E GUCCI CREANO SPECIAL COLLECTION PER IL CAPODANNO CINESE

La moda omaggia la Cina e la sua festa più importante ovvero la festa di primavera nota anche come il capodanno cinese. Già l’anno del drago aveva ispirato Versace, che ha creato una limited edition di borse a tema: la ‘Year of the Dragon Limited Edition’ era una borsa-gioiello che contava 210 esemplari e si poteva trovare solo in Asia, in versione nera con l’immancabile drago dorato, oppure in pelle di pitone rossa (produzione limitata a 60 pezzi).

Quest’anno, in occasione del Capodanno Cinese Burberry ha creato appositamente una capsule collection di borse, pochette, portafogli, iPad case, porta chiavi, sciarpe per celebrare l’avvenimento. Gli accessori sono rosso fuoco e verranno distribuiti nelle buste dello stesso colore, utilizzate per il tradizionale scambio dei doni. La maison inoltre festeggia il nuovo anno cinese con una serie di iniziative che si svilupperanno sulle piattaforme offline e online, tra le quali i social media Sina Weibo, YouKu e Douban.
Il fascino della Cina ha senza dubbio contagiato Emilio Pucci, che in un tripudio di ‘ode all’Indocina’ ha omaggiato nella collezione primavera estate 2013 diversi paesi asiatici e le loro icone, il drago e la tigre in primis. Ma al contrario dell’opulenza ispirata dalla borsa Versace, l’estremo oriente di Pucci è raffinato e leggiadro, discreto e raffinato, fatto di seta e ricami.

È la bellezza dell’attrice cinese Li Bing Bing a fare da testimonial alla campagna pubblicitaria di borse, occhiali, gioielli e orologi Gucci. La campagna presenta anche l’orologio Bamboo in edizione speciale, che è stata presentata ufficialmente in Cina, dove Gucci Timepieces & Jewelry sostiene un progetto di rimboschimento locale. Le immagini debutteranno, naturalmente, in Cina, Hong Kong e Taiwan.

Si è parlato molto di Cina il mese scorso a Via Montenapoleone, Milano, dove, nel cuore del quadrilatero della moda, ha aperto i battenti Giada, marchio d’abbigliamento nato a fine anni 90 da Rosanna Daolio ma finito nel 2005 nel mirino di uno dei più grandi importatori cinesi dei brand di lusso, RedStone (che nel suo portfolio vanta griffe come Yves Saint-Laurent, Valentino, Ferragamo). Giada è attualmente uno dei brand del lusso con il più alto tasso di crescita sul mercato cinese, e con lo sbarco a Milano si aggiudica il raggiungimento di un nuovo traguardo, l’Italia.