PECHINO, SUPERCOPPA:LA JUVE VINCE TRA LE POLEMICHE. IL NAPOLI NON PARTECIPA ALLA PREMIAZIONE

Protagonista assoluto della supercoppa italiana è stato l’arbitro: un Paolo Mazzoleni vergognoso. Il direttore di gara ha fischiato a senso unico, ha concesso un rigore che definire fantasma è un eufemismo, due espulsioni, quella di Goran Pandev e Camillo Zuniga, che ancora urlano vendetta. Poi non pago ha cacciato anche Walter Mazzarri, reo di avergli ricordato che il suo ruolo sarebbe quello di fare l’arbitro non di giocare contro una delle due squadre in campo. Che cosa sia passato per la mente della giacchetta nera forse nemmeno uno strizzacervelli potrebbe spiegarcelo, certo l’esperimento dei sei arbitri arrivati in Cina per consentire una bella partita di calcio se non è stato fallimentare non sapremmo definirlo diversamente. Davanti allo spettacolo penoso dato dall’arbitro, quello del campo è passato in secondo piano. Un grande Napoli, micidiale nelle ripartenze, con un Edinson Cavani tanto in forma quanto egoista che fa gol, si sacrifica in difesa ma che con individualismo tipico dell’attaccante di razza sciupa più di un’occasione che poteva essere sfruttata meglio sotto porta di Buffon se solo avesse passato palla piuttosto che calciare in porta da angolazioni impossibili. La Juve ha fatto la sua onesta partita, senza la guida tecnica di Antonio Conte sembrava anche più in palla. In ogni caso per l’intera partita si sono solo lamentati di presunti falli subiti, presunti insulti sentiti. Alla fine, ovviamente, così com’era stato già  scritto da qualche parte, in nove uomini, senza l’allenatore e con un rigore fasullo, il Napoli è stato battuto dall’arbitro. Alla Juve va dunque la Supercoppa. Risultato conseguito nel primo dei due tempi supplementari. Una vittoria che era alla portata del Napoli, andato due volte in vantaggio con Cavani e Pandev, per due volte è stato rimontato, poi l’arbitro stufo di una squadra azzurra così coriacea ha deciso tutto lui. Espulsioni, rigori, ammonizioni e dunque vittoria della Juve. Per la cronaca alla fine del secondo tempo supplementare lo score era 4 a 2 per la Juve. Un risultato che descrive con tanto infingimento un match combattuto, tirato, giocato bene dal Napoli e con eccessivo nervosismo da parte della Juve e con un disegno preciso dell’arbitro che nulla ha a che vedere con il mestiere che dovrebbe svolgere. Il resto è una pagina di vergogna per il calcio italiano all’estero. Il Napoli ha deciso di non partecipare nemmeno alla cerimonia finale per la consegna della coppa alla Juve.