PER L’AZIENDA OVALE LE TASSE SULLA SIGARETTA ELETTRONICA IN ITALIA METTONO A RISCHIO POSTI DI LAVORO

“L’idea di una nuova tassa è contro gli italiani. L’ipotesi di un balzello sulle ricariche per sigarette elettroniche da inserire all’interno del decreto sui debiti della Pubblica Amministrazione è pura follia. Si tratta di un provvedimento che sembra più “contro”, volto a colpire un settore che è tra i pochi in crescita e che sta creando posti di lavoro e risparmio per gli italiani sfiancati dalla crisi, piuttosto che un provvedimento per “aiutare” le casse dello Stato”. Lo afferma in una nota l’azienda Ovale, leader mondiale nella produzione e distribuzione di sigarette elettroniche ed accessori, la prima azienda ad investire in Italia e in Europa nel settore già 7 anni fa.
“Periodicamente assistiamo a tentativi da parte di qualcuno di bloccare, scoraggiare o indebolire la ‘rivoluzione’ tecnologica delle sigarette elettroniche come quella Ovale, dietro il cui marchio c’è ricerca nell’hi-tech e nel settore della sicurezza”, spiega Ovale nella nota.
“Per entrare più strettamente nella questione tecnica, la sigaretta elettronica non è un prodotto succedaneo dei prodotti del tabacco perché non ha combustione né lavorazione del tabacco e non può essere regolamentata come la sigaretta tradizionale. E’ un prodotto elettronico e come tale va considerato. L’emendamento è di fatto un atto di forza, è una violazione alla libertà di impresa e una violazione della concorrenza leale. Questa manovra sarebbe un attacco irresponsabile che creerebbe un ingiusto e ingiustificabile vantaggio per le lobby del tabacco”. Per questo motivo dall’azienda leader nella vendita di sigarette elettroniche arriva la richiesta di istituire un tavolo di concertazione per la regolamentazione del prodotto sigaretta elettronica ed anche un avviso: ” Metteremo in campo -è scritto nella nota – tutte le iniziative necessarie legali e di protesta per salvaguardare i posti di lavoro messi eventualmente in discussione dal provvedimento”.