SALONE DELL’AUTO DI PECHINO 2014: FINO AL 29 APRILE LA MEGALOPOLI CINESE È IL CENTRO MONDIALE DELL’AUTOMOBILE, CON TANTE CONCEPT E VETTURE IBRIDE

La Cina è il nuovo eldorado per i costruttori di automobili, da qualche anno infatti si vendono più auto che in qualsiasi altro Paese al mondo, compreso il Nord America. Per questo il Salone dell’auto di Pechino ha acquisito moltissima importanza. Quest’anno sono tantissime le novità annunciate dai costruttori europei, ma anche asiatici e americani.

Continua la scalata dei Saloni dell’auto cinesi nella classifica degli eventi più importanti a livello globale. Il Salone di Pechino (20-29 aprile 2014) non fa che confermare questo trend che ormai da anni vede spostarsi la centralità del mercato europeo verso i più dinamici mercati orientali. In particolare le Case tedesche e francesi si sono accorte da tempo che il presente e il futuro prossimo dell’industria automobilisitca è legato ai trend e ai gusti della clientela orientale e per questo motivo continuano a proporre ad anni alterni a Pechino e a Shanghai le concept più intriganti e tante novità di prodotto. A prevalere è ancora il lusso e l’esclusività, due elementi che il pubblico cinese si aspetta dai grandi Costruttori europei e sempre più legati alle motorizzazioni ibride.

“Penso che in Cina stiamo assistendo alla crescita del mercato dell’auto, che diventato più maturo e completo. E’ questa l’evoluzione naturale, in pochi anni diventerà un mercato globale” spiega l’amministratore delegato di Rolls-Royce Muller-Otvos.A prevalere è ancora il lusso e l’esclusività, due elementi che il pubblico cinese si aspetta dai grandi costruttori europei, sempre più legati alle motorizzazioni ibride.Tra le novità più apprezzate le Porsche Boxster GTS e Cayman GTS, l’inedito SUV compatto ibrido Lexus NX. Da tenere d’occhio anche le numeroso novità annunciate dal Gruppo Volkswagen che in Cina ha una tradizione tale da renderlo il “market leader”.Molto amate anche le auto sportive, Ferrari in primis, che sono sempre più richieste dai nuovi ricchi cinesi.