SIGARETTE ELETTRONICHE, OVALE CONTRO IL GOVERNO

Diecimila nuovi disoccupati stabiliti per decreto legge. Una cosa talmente grave da aver avuto bisogno di un Governo bipartisan per essere pensata e realizzata. Nel decreto legge per il rinvio dell’Iva, approvato tre giorni fa dal consiglio dei Ministri, si legge che la commercializzazione delle sigarette elettroniche sarà sottoposta ai Monopoli di Stato e consentita ai soli tabaccai, in pratica un regalo alle lobby dei tabacchi che stanno iniziando adesso ad investire nel settore. Un provvedimento che genera un conflitto di interessi che non giova ai consumatori, perché la sigaretta elettronica nasce come un’alternativa e in antitesi a quella tradizionale. Non è possibile che i due prodotti vengano venuti nello stesso canale da chi ha interesse a che i fumatori continuino a fumare. Ancora una volta viene fatto un provvedimento contro gli italiani che avevano trovato un’alternativa al fumo e un modo per risparmiare.
Un provvedimento che comunque è incostituzionale perché mancante dei requisiti di necessità ed urgenza obbligatori nei casi di adozione di provvedimenti per decreto legge. Per questo motivo Ovale agirà nelle sedi giurisdizionali opportune sia a livello nazionale che europeo per tutelare i diritti di impresa di fronte ad un decreto legge illegittimo, in quanto irrispettoso dell’articolo 77 della Costituzione e dell’articolo 15 della legge 400/1988 (“i decreti devono contenere misure di immediata applicazione”).

Come nella peggiore delle dittature, mettendo il Parlamento di fronte al fatto compiuto (obbligandolo ad una discussione solo successiva) e senza tenere in alcun conto le leggi europee, il Governo Pd-Pdl di Letta e Alfano ha deciso di cancellare all’improvviso, con un colpo di spugna, un intero settore che in poco più di due anni ha creato sviluppo e risparmio per gli italiani, investito nella ricerca, preso accordi con le università e dato lavoro a migliaia di famiglie.

Le aziende italiane che in questi mesi hanno investito nel settore e hanno aperto negozi dedicati, saranno costrette a chiudere i battenti in favore dei tabaccai, che non hanno assolutamente idea di come funziona il prodotto nè del tempo che serve per spiegarne un corretto funzionamento.
Lo Stato italiano, lungi dal tutelare gli interessi dei suoi cittadini, ha dimostrato ancora una volta di essere servo soltanto dell’interesse dei più forti. Quello del Governo è un atto di forza inspiegabile, in quanto ai monopoli possono essere assoggettati i tabacchi lavorati, mentre il prodotto sigaretta elettronica non è niente di tutto questo. Manca di tabacco, manca di combustione e soprattutto è un dispositivo elettronico come un telefono cellulare, un ipod, un computer.
Sembra incredibile come questo Governo dimostri di considerare poco intelligenti gli italiani: vorrebbe far passare la tassa del 58,5% come un recupero delle somme dovute al differimento dell’Iva al 1 ottobre 2013, ma il provvedimento “ammazza-ecigs” entrerà in vigore dal 1 gennaio 2014. L’unica urgenza che il Governo aveva, in questo caso, era quella di scongiurare la serrata minacciata dai tabaccai e tutelare gli interessi delle lobby.
La società Ovale, azienda leader mondiale nel settore, si propone nei prossimi sei mesi di lanciare un prodotto di alta tecnologia che consenta, a chi vuole farlo, di smettere completamente di fumare le sigarette tradizionali. Perché nessuno può fermare il progresso.