TIANJIN INTERNATIONAL DESIGN WEEK
TIANJIN INTERNATIONAL DESIGN WEEK
Appena conclusa la prima edizione che incorona Napoli regina del design giovane
Di Elvira Agnese
Location da sogno e un grande successo di pubblico per la prima edizione della International Design week di Tianjin. Incastonata nell’incanto del parco Benning, la mostra ha presentato al pubblico i più validi lavori di design provenienti da tutto il mondo, con un rilievo particolare però alla nostra bellissima Napoli. Protagonisti indiscussi di questa edizione sono stati i giovani, su cui gli organizzatori della mostra hanno voluto puntare per un dar vita ad un rinnovamento nel modo di intendere l’architettura e il design. Non poteva essere che Tianjin, la città cinese designata per ospitare l’evento. È a Tianjin infatti che si comprende il vero significato del termine cosmopolitismo, in un posto che pur mantenendo viva e salda la propria identità, ha aperto da tempo immemore le sue porte al resto del mondo. Non poteva poi essere che italiana la città ospite d’onore dell’evento, dal momento che Tianjin vanta un longevo e speciale rapporto con il bel Paese. La mostra, in calendario dal 16 al 21 maggio, espone la perla partenopea in una visione di ampio raggio. Si parte dalla presentazione della città attraverso la sua cultura e la sua storia, da Pulcinella a Castel dell’Ovo, dalla pizza alle immagini di Pompei. Un’ampia sezione dedicata alla storia dell’architettura della città e qui, ha stupito constatare, le immagini delle stazioni della metropolitana hanno trovato un posto tutt’altro che secondario. Una sezione invece dedicata ai lavori di laurea in design e architettura a “impatto zero” dei neolaureati dell’Università Federico II di Napoli, tra le quali spiccavano progetti come quello che propone la costruzione di un centro di compostaggio in un’area industriale abbandonata ad Est di Napoli. Ultima, ma non certo in ordine di importanza, la sala espositiva dei lavori di design. Maestosa l’area destinata ai lavori di Riccardo Dalisi. L’artista napoletano d’adozione, espone a Tianjin una serie di oggetti realizzati dagli anni Settanta ad oggi. Grandissima attenzione per la sua caffettiera Alessi, ampio spazio è stato dedicato esclusivamente all’oggetto caro alla napoletanità, e il cui significato esaltato da immagini e parole, ha stupito e fatto riflettere gran parte dei visitatori orientali. Di grande impatto anche il laboratorio che Dalisi ha voluto destinare a ragazzi e bambini. Ancora un piano è stato invece dedicato ai lavori dei giovani designer che si sono distinti con le loro creazioni più innovative. Ogni gamma di colore e forma riempiva la stanza ad essi destinata, sotto il titolo di Ultrapoverissimo. “Più è povero il materiale più abbiamo l’opportunità di misurare la nostra creatività. Per udire la debole voce dei materiali è necessario abbassare il nostro stesso tono per afferrare il silenzio che viene da dentro e che ci permette di sentire” lo slogan che introduceva alla mostra dei giovani talenti napoletani, con Dalisi negli ideali panni del maestro.