TORNA CHINA-ITALY. INCONTRI, ACCORDI, PER ESPORTARE IL MADE IN NAPLES IN ASIA

Ci saranno colossi come la People China e il meglio della ricerca asiatica a Città della Scienza, soggetto attuatore del Miur, progetto di cooperazione governativa bilaterale tra il Ministero della Ricerca e il Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese. Si partirà il 13 con inaugurazione alle ore 16 nella struttura bagnolese in presenza del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e dell’ambasciatore di Pechino in Italia.

Un’occasione per scambiare informazioni sui rispettivi sistemi innovativi di lavoro e ricerca, con la possibilità di intavolare delle partnership. Il 13 e 14 Ottobre arriva a Città della Scienza “China – Italy, Science, Technology and Innovation Week”. Il progetto è stato promosso dal Miur e dal Ministero della Scienza e della Tecnologia cinese. L’inaugurazione è prevista nel primo della due giorni alle ore 16:00. Per l’occasione si avrà la presenza del Ministro dell’Istruzione Stefania Giannini e dell’ambasciatore di Pechino in Italia. Si tratta di un Matchmaking event, con incontri B2B tra enti e aziende italiane e cinesi. Ci saranno tavoli di lavoro tematici , seminari e workshop. Nell’ambito della manifestazione sono inoltre previsti: uno Spazio Maker con laboratori e workshop e l’inaugurazione della “Mostra sulle Invenzioni Rivoluzionarie dall’antica Cina”, in collaborazione con il Museo della Scienza e della Tecnica di Pechino.

“Siamo al settimo anno dell’iniziativa e stiamo crescendo sempre più. Quest’anno avremo più di 150 soggetti cinesi che operano nel business delle tecnologie, dell’informatica, delle nuove frontiere dell’Ict, delle tecnologie pulite – spiega Valeria Fascione, responsabile marketing di Città della Scienza –. Si incontreranno con i centri di ricerca italiani e con istituti di promozione territoriale. Speriamo che sorgano nuove cooperazioni industriali, commerciali e scientifiche”.

Un esempio? “Un’azienda campana o italiana che produca acido ialuronico – continua la Fascione – avrebbe l’opportunità di farlo diventare un prodotto sul mercato cinese. Non a caso, arriveranno qui anche grosse società di investimento interessate alle giovani eccellenze italiane”. Un progetto bilaterale, che potrebbe anche attrarre le aziende asiatiche sul territorio campano