LA CINA SCOPRE IL CIOCCOLATO ED IL CACAO ADESSO NON BASTA PIU’
I golosi del cioccolato non saranno lieti di apprendere che, a causa della crescente domanda cinese, già dal prossimo anno arriveranno sulle tavole degli italiani meno uova di Pasqua, o quantomeno più piccole e più care.
Gli esperti avvertono che la produzione di cioccolato sarà inferiore alla domanda già a partire dal 2020, proprio perché in Asia, ed in particolare in Cina, ci saranno sempre più persone che acquisteranno questo prodotto, considerato un bene voluttuario. In Cina il cioccolato, in barrette o in tazza, è diventato un prodotto sempre più gettonato dal cittadino medio. Complice la crescita economica, che ha permesso l’aumento del reddito, in Cina il cioccolato viene esportato molto più di prima, perché sempre più persone possono permettersi di comprarlo.
Le fave di cacao, da cui vengono ricavate tante prelibatezze, provengono per la maggior parte dall’ Africa. Le piantagioni vengono coltivate e curate da persone pagate meno di 2 dollari al giorno, e sembra alquanto difficile, se non quasi impossibile, convincere i contadini africani a produrne di più. In parte perché sono già sfruttati abbastanza, in parte perché i loro figli sono molto più attratti dalle possibilità di lavoro che offrono le città. Questo comporta inevitabilmente una penuria di forza lavoro.
A dicembre l’International Cocoa Organisation ha diffuso un dato preoccupante, nel 2014 potrebbero essere prodotte 150,00 tonnellate in meno di fave di cacao rispetto all’anno precedente. L’aumento della domanda comporta inevitabilmente un aumento del prezzo, infatti la stessa organizzazione fa notare che il prezzo del cioccolato a marzo è salito a 3031 dollari la tonnellata rispetto ai 2680 dollari del mese di gennaio.
Chi ci va a guadagnare è la Ferrero, che ha visto aumentare in modo considerevole le vendite dei suoi famosi cioccolatini dalla carta dorata, di cui i cinesi sembrano andare ghiotti. In questo caso hanno giocato a favore dell’azienda alcune coincidenze di carattere culturale. In Cina infatti la forma sferica è considerata di buon auspicio, mentre il colore dorato viene associato all’idea di prosperità e ricchezza. Buone notizie per la Ferrero dunque, ma pessime per gli amanti del cioccolato.