L’ARGENTINA DI HIGUAIN FA BALLARE IL TANGO ALL’OLIMPICO AD UN’ITALIA STANCA E SVOGLIATA MA CON UN GRANDE LORENZO INSIGNE
Senza Lionel Messi e Mario Balotelli in campo per infortunio e senza Papa Francesco sugli spalti, Italia – Argentina e’ comunque partita di grande fascino perché azzurri e biancocelesti sono due squadre che hanno fatto la storia del calcio mondiale. Oggi sono i team che occupano sesto e quarto posto del ranking mondiale Fifa. E che si tratti di partita vera anche se amichevole lo dimostra sia la presenza degli oltre 45 mila spettatori all’Olimpico che la verve che ci mettono i tanti campioni schierati da Prandelli e Sabella. L’Argentina é squadra dai piedi buoni, grandi campioni, molti dei quali impegnati proprio nel campionato italiano. L’ultimo arrivato e’ Gonzalo Higuain che ha lasciato il Real Madrid per sistemarsi al centro dell’attacco del Napoli di Rafael Benitez. I primi minuti vedono i biancocelesti molto aggressivi, con el Pipita che e’ una spina nel fianco dell’Italia. I primi 15 minuti la squadra di Prandelli soffre soprattutto sul fianco sinistro dove punge il neo attaccante del Napoli che sembra in ottima forma. Non proprio convincente invece il giovane campione azzurro in forza al Psg Marco Verratti. Diciamo che non ha sfigurato ma certo ha fatto sentire molto l’assenza di Pirlo per i troppi errori in fase offensiva, nei passaggi finali. E al 20 é proprio Gonzalo Higuain che mette alle spalle di Buffon su un errore del giovanissimo centrocampista azzurro. Di Maria intercetta una palla, passa a Higuain che non perdona. Vantaggio meritato dei biancocelesti. Poi solo noia fino al 45esimo. Con una chiara occasione da gol mancata per un soffio dagli argentini al termine di una contropiedi con una velocità impressionante. Insomma un primo tempo a ritmi bassi e senza palle gol importanti da parte dell’Italia che pure ha tentato di pressare l’Argentina nella sua meta’ campo per pareggiare i conti.
Secondo tempo con tre cambi per l’Italia. Entrano Insigne, Aquilani e Florenzi. Grandi applausi dell’Olimpico per Lorenzinho in campo ma l’Italia subisce subito un secondo gol. E lo realizza a freddo il neo entrato Erik Banega al posto di Lamela dopo un contropiede micidiale ancora una volta innescato da Higuain. Ed é un’Italia in bambola che al decimo minuto rischia una terza rete sempre ad opera di Higuain. É Marchetti subentrato a Buffon che si esalta e sventa il pericolo. Al 15esimo minuto Higuain lascia il campo tra gli applausi, al suo posto entra Pocho Lavezzi, ancora amato campione a Napoli nonostante giochi da due anni oramai col Psg. Unico bagliore di luce in una Italia senza idee é Diamanti, entrato a secondo tempo già iniziato é riuscito a tenere a galla una squadra poco in palla e soprattutto molto stanca. Al 30esimo é Insigne che con una palla a girare velonosissima che mette alle spalle del portiere argentino. É 2 a 1 per i biancocelesti e l’Italia si rianima grazie a Insigne, lo scugnizzo del Napoli. É poi ancora Insigne a tenere sotto pressione la difesa biancoceleste. Ma l’Argentina continua a sfiorare il terzo gol con Di Maria, sempre in contropiede. Al 45esimo nuova strepitosa parata di Marchetti su un attaccante argentino lanciato a rete salva la faccia e scongiura un passivo molto piú pesante. L’Italia non batte l’Argentina da 26 anni.
Ah, dimenticavamo. Al centro dell’attacco dell’Italia c’era Pablo Osvaldo. Nessuno l’ha visto, manco Federica Sciarelli. Non ha fatto nulla di cui valesse la pena ricordarlo in questa partita.