MADE IN ITALY: QUADRUPLICA L’ESPORTAZIONE DEL CIBO IN CINA

Dall’inizio della crisi ad oggi il valore dell’export di prodotti agroalimentari italiani in Cina è quasi quadruplicato, con un aumento record del 270 per cento. E’ quanto emerge da uno studio della Coldiretti su dati Istat relativi al periodo 2008-2013 in occasione della visita del premier italiano Matteo Renzi. Il prodotto Made in Italy più esportato in Cina è il vino, con il Paese asiatico che è tra l’altro diventato il maggior consumatore mondiale di rosso. Seguono – continua Coldiretti – dolci, olio d’oliva, frutta e formaggi, con 13mila forme di Parmigiano Reggiano esportate nel 2013. In Cina, il ceto più abbiente, quello che può contare sui livelli reddituali più elevati, va alla ricerca di prodotti agro-alimentari di importazione, che ritiene più sicuri, con meno residui, e per i quali è disposto a pagare di più. Un esempio – rileva Coldiretti – è quello dell’ortofrutta, anche se le quantità di prodotto ortofrutticolo che riescono ad arrivare in Cina, vista le difficoltà con le barriere doganali e fitosanitarie, sono ancora esigue. Proprio la visita del premier nel paese asiatico – continua Coldiretti – potrebbe rappresentare una spinta a superare le restrizioni che continuano ad interessare alcuni prodotti tricolori, facendo seguito all’apertura che nel 2014 ha visto l’ok delle autorità cinesi all’arrivo di cotechini, mortadella Made in Italy e altri prodotti cotti della salumeria italiana, seppur ancora limitato a poche aziende autorizzate. Complessivamente le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Cina è stata pari a 342 milioni di euro nel 2013, con un aumento del 13 per cneto rispetto al 2012 e del 270 per cento rispetto al 2008