MILAN IN VENDITA? IN POLE PER L’ACQUISTO I CINESI DEL GUANGZHOU EVERGRANDE DI MARCELLO LIPPI

Berlusconi smentisce, ma i ben informati rilanciano: “il Milan è sul mercato”. La notizia, nell’aria da tempo, è stata rilanciata dall’ agenzia finanziaria Bloomberg, che ha citato tre fonti sicure. La multinazionale americana, di proprietà dell’ex sindaco di New York, ha inoltre spiegato che il prospetto informativo per la vendita a potenziali clienti sarebbe già nelle mani della banca d’affari francese Lazard, la stessa che ha gestito il passaggio di consegne dell’Inter da Moratti all’indonesiano Erick Thohir, in affari con Mediobanca e con partecipazioni azionarie in Mediolanum. Secondo Bloomberg il valore del Milan si aggira intorno ai 600 milioni di euro, la cifra indicata dalla rivista Forbes che fa del Milan uno dei sei club calcistici di maggior valore. In realtà, come nel caso della trattativa per l’Inter, c’è poi da tenere in considerazione la situazione debitoria, che è abbastanza pesante.

Il nome caldo è quello è quello della Evergrande Real Estate, di proprietà del magnate Xu Jiayin, il quinto uomo più ricco della Cina con un patrimonio stimato intorno ai 6 miliardi. La Evergrande è proprietaria del Guangzhou, squadra di calcio salita agli onori della cronaca prima con i dispendiosi acquisti, come il brasiliano Conca, secondo per ingaggio solo a Messi, Ronaldo ed Eto’o, e poi con l’ingaggio del tecnico Marcello Lippi, con cui ha vinto il titolo e la Champions asiatica. Già lo scorso anno tramite gli uffici di Davide Lippi, figlio del ct campione del mondo con l’Italia nel 2006, procuratore ed ex uomo della Gea, erano iniziati i primi contatti tra rappresentanti di Berlusconi e Liu Yongzhuo, presidente del Guangzhou. A chiudere il cerchio il fatto che la merchant bank Lazard, cui secondo Bloomberg la Fininvest avrebbe dato mandato per la vendita del Milan, aveva trovato come primi potenziali acquirenti dell’Inter proprio i cinesi della China Railway Construction Corporation. Poi l’affare non andò in porto e arrivò Thohir.