NAPOLI, I CINESI SE NE VANNO. SONO STANCHI DI SUBIRE IL RACKET E LA CRIMINALITÀ: FUGA VERSO EST. UN ALTRO COLPO PER L’ECONOMIA

L’allarme dalle colonne del Mattino: i cinesi che vivono a Napoli non ce la fanno più a subire intimidazioni dal racket e truffe criminali e vogliono andare via. Una comunità di più o meno 10 mila persone che vive nella zona orientale della città ( 3 mila i regolari) sta pensando di lasciare queste zone: Poggioreale, la Stazione, Via Carriera Grande, la Duchesca. La morsa del racket, i falsi tutori dell’ordine che minacciano multe per inesistenti irregolarità e chiedono cifre esorbitanti per evitare le sanzioni,insomma un mondo difficile. Per non parlare poi delle truffe: clienti che acquistano merci per cifre ingenti e che poi non pagano. Di sicuro sui mille episodi che hanno per vittime esponenti della comunità cinese si indaga ma è altrettanto sicuro che i cinesi non ne possono più. Hanno presentato denunce forti anche del legame positivo che si è instaurato con i vertici delle forze dell’ordine, in particolare con la polizia. Ma sono stufi. E pensare che il loro è un comparto che oggi dà anche occupazione ai napoletani, sia pure non sempre in modo del tutto regolare, come gli “asili” in casa delle donne italiane che fanno il doposcuola ai bimbi cinesi perché le loro mamme sono impegnate al lavoro. Insomma un altro pezzo di economia che si va a sfracellare contro gli scogli di una criminalità che pure aveva già minacciato la comunità cinese. Del resto anche la crisi non aiuta: si vende sempre di meno ed oggi i cinesi che sono a Napoli potrebbero decidere di andarsene nei Paesi dell’est.