NAPOLI, IL BEL GIOCO NON BASTA A SAN SIRO PER BATTERE L’INTER
Un minuto di raccoglimento per salutare ancora Davide Astori , un altro momento di commozione per il mondo del calcio. Sulle maniche delle maglie del Napoli ricamata la scritta “Ciao Davide” che Lorenzo Insigne, compagno di Nazionale, bacia al suo ingresso in campo. Il ricordo del calciatore della Fiorentina anche sulla fascia di capitano di Mauro Icardi.
Le squadre si guardano, si studiano, soprattutto nei primi minuti: il Napoli deve scuotersi dopo la sconfitta casalinga sulla Roma, l’Inter sogna la Champions. Per bloccare Jorginho Spalletti tiene su di lui fisso Rafinha e poi ci mette pure un secondo uomo.
Ottima occasione per Insigne che preferisce provare a passare a Mertens. Poi grande giocata per Allan che qualche minuto dopo rimedia un’ammonizione per un fallo su Icardi.
il Napoli continua a macinare gioco, tanti passaggi sempre a un tocco solo: gli azzurri di Sarri danno spettacolo, nascondono la palla ma l’Inter è tignosa.
Ci riprova ancora Insigne ma è Miranda ad allontanare.
Nella ripresa è l’Inter a farsi pericolosa con un palo di Skriniar al terzo minuto.Poi tocca al Napoli attaccare. Vanno giù duro gli interisti ma Orsato vede solo i falli degli azzurri e quando da la punizione a favore del Napoli gli interisti protestano in maniera esagerata. l’Inter in corso d’opera è passata al 3-5-2. Ma prima con Callejon e poi con Insigne i ragazzi di Sarri perdono l’occasione per passare in vantaggio. Fatto che si ripete dopo poco, al 71’con Mertens. È una specie di assalto quello degli azzurri che però non porta risultati.L’Inter si difende strenuamente con gomiti, manate e falli e prova a piazzare di contropiede. L’arbitraggio è sempre sul filo: sembra sostanzialmente corretto ma poi finisce col perdonare l’irruenza fisica e la gamba larga di molti nerazzurri a partire da Skriniart. A cinque minuti dalla fine entra Arek Milik per Martens, poi Rog per Allan.