POCHO LAVEZZI BLINDATO IN TRIBUNALE A NAPOLI PER IL PROCESSO IORIO. FOTO E VIDEO
Il Pocho torna a Napoli. Questa volta non calca il prato del San Paolo, ma è seduto dietro il banco dei testimoni del tribunale di Napoli. Lavezzi, scortato dal manager Alejandro Mazzoni, è giunto al centro direzionale del capoluogo campano intorno alle 9. Camicia bianca a scacchi blu che durante l’udienza è stata coperta da una giacca blu. Pare che gli sia stata prestata da un dirigente del tribunale dopo che è stato esortato ad essere più formale nella mise data la location.
Alle 11 l’ingresso in aula gremita da giornalisti e tanti curiosi che hanno accolto l’ex giocatore del Napoli che, però, ha chiesto di non essere ripreso né fotografato durante la deposizione. Ezequiel Lavezzi è stato ascoltato in relazione al rapporto di amicizia con Marco Iorio, uno degli imprenditori finito agli arresti. Il Pocho ha risposto alle domande soffermandosi sui rapporti con Iorio: “Marco Iorio lo conosco è un mio amico, l’ho conosciuto tramite altri miei compagni miei. Ho conosciuto anche Pisani perché venuto a casa mia per chiedermi l’autografo su alcune maglie. A pranzo l’ho incontrato qualche volta”. A questo punto il pm Amato gli ricorda l’interrogatorio reso un anno fa, in cui il Pocho aveva sostenuto che Pisani veniva indicato con l’appellativo capo. “Ho conosciuto Antonio lo Russo come un ultrà del Napoli, non sapevo che si trattasse di un ultrà. Una volta l’ho visto a bordo campo al san Paolo. Ricordo che in Argentina è normale che i tifosi abbiamo rapporti con i giocatori, una volta ho giocato con lui a play station, sì, con Antonio lo Russo. Capitava che veniva senza neanche avvisarmi, veniva e bussava”.
“Credo invece – ha proseguito Lavezzi – che Marco Iorio non venisse al san Paolo. Ho acquistato una barca tramite Iorio, ma non ricordo come avvenne il pagamento”.
A questo punto interviene l’avvocato Sergio Cola per Marco Iorio. E su domanda dell’avvocato, Lavezzi dice di non aver mai parlato di Lo Russo con Marco Iorio e di non aver mai visto Lo Russo presso il ristorante di Iorio: “Ho lasciato gioielli e orologi a Marco Iorio, quando sono partito per le vacanze”. L’ultima volta consegnò all’imprenditore una quindicina di orologi, prima sequestrati dalla Procura e successivamente restituiti. “Ho acquistato una barca in leasing, era di Cannavaro, ce l’ho ancora”. Ha detto ancora il Pocho che ieri sera avrebbe dormito proprio sulla sua barca.
Il calciatore si è poi allontanato in tutta fretta diretto all’aeroporto, senza intrattenersi con i cronisti.
Nell’ambito di questo processo è stato ascoltato, come testimone, 15 giorni fa anche Fabio Cannavaro in qualità di ex socio di Iorio. Anche il calciatore Mario Balotelli ha reso dichiarazioni sulla vicenda al pubblico ministero.