SERGIO MARCHIONNE OBBLIGA LUCA CORDERO MONTEZEMOLO A LASCIARE LA FERRARI DOPO 23 ANNI DI PRESIDENZA. ORA ANCHE LA “ROSSA” DIVENTA AMERICANA

La Ferrari diventa americana. Avrà un ruolo chiave nel gruppo Fca (una volta si chiamava Fiat) e nella quotazione a Wall Street.  Luca Cordero di Montezemolo parla di “fine di un’epoca” e lo fa nel giorno in cui è ufficiale la sua uscita di scena  dopo “la presidenza durata quasi 23 anni meravigliosi e indimenticabili”. Anni passati a fianco di Enzo Ferrari negli anni Settanta e finiti con Marchionne, nuovo uomo forte dell’azienda che produceva auto in Italia e che oggi ha testa e cuore a Detroit. Montezemolo è uomo e manager di classe ed educazione che prim’ancora di andarsene ringrazia “donne e uomini eccezionali in fabbrica, negli uffici, nei campi di gara, sui mercati di tutto il mondo che sono stati i veri artefici in questi anni della grande crescita dell’azienda, delle tante memorabili vittorie e del successo del marchio diventato grazie a loro uno dei più forti al mondo. Un saluto e un ringraziamento a tutti i nostri partner tecnici e commerciali, ai dealer di ogni Paese e in modo particolare ai clienti e ai collezionisti con cui condivido la stessa passione”. Poi fa gli auguri “agli azionisti, e in particolare a Piero Ferrari, discendende di chi inventò la Rossa di Maranello, che mi è stato sempre vicino, e a tutte le persone dell’azienda ancora tanti anni di successo che la Ferrari merita”
Non sono saluti e ringraziamenti di facciata quelli di Montezemolo. Dopo 23 anni trascorsi al timone della Rossa, fatti di grandi successi, la Ferrari per Luca di Montezemolo è davvero “la più bella azienda del mondo” e quando dice “per me è stato un grande privilegio e onore esserne stato il leader” è sincero. Come è sincero il dispiacere per la forma e la sostanza con cui gli è stato chiesto di farsi da parte. Avrebbe forse lasciato lui a fine anno, certo anche a lui la scusa del momento difficile del reparto corse è parsa puerile per metterlo in condizioni di lasciare.  Però è così che va la vita, è così che funzionano i grandi gruppi industriali ed è così che Sergio Marchionne vuole che funzioni la Fca: un grande gruppo automobilistico che  era già americano. Marchionne ha comunque concesso l’onore delle armi a Montezemolo. “Del futuro della Ferrari io e Luca abbiamo discusso a lungo. Il nostro comune desiderio di vedere la Ferrari esprimere tutto il suo vero potenziale in pista ci ha portato ad alcune incomprensioni che si sono manifestate pubblicamente nello scorso weekend. Lo ringrazio per quanto fatto per la Fiat per la Ferrari e per me”. Che cosa farà ora Montezemolo?  Qualcosa di nuovo e di importante.  Una ipotesi sul tappeto, anche vicina nel tempo, è quella espressa dall’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, che a chi gli chiedeva un commento sull’ipotesi che ad approdare alla presidenza della nuova compagnia aerea Alitalia-Ethihad, possa essere Luca di Montezemolo, che a ottobre lascerà la Ferrari, ha risposto secco: “Vista l’esperienza di Montezemolo potrebbe essere un buon nome”.