法比奥 · 卡纳瓦罗在法院在那不勒斯。国家足球队前队长已经采取下作为过程元首 IORIO
Fabio Cannavaro ha deposto oggi in Tribunale a Napoli al processo su una ipotesi di riciclaggio attraverso una serie di ristoranti nel quale sono imputati, tra gli altri, l’imprenditore Marco Iorio e l’ex capo della squadra mobile di Napoli Vittorio Pisani. Cannavaro accolto da simpatizzanti e fotoreporter all’ingresso e all’uscita dal tribunale ha chiesto di non essere ripreso durante l’udienza. Ha risposto al pm Sergio Amato, titolare dell’inchiesta con Enrica Parascandolo che gli ha chiesto come ha conosciuto Marco Iorio e, attraverso l’imprenditore anche il capo della Mobile degli anni passati Vittorio Pisani. Cannavaro ha raccontato di come era venuto a conoscenza dell’inchiesta : lo aveva rivelato uno sconosciuto al suocero, nel bar che questi gestisce. Fabio Cannavaro ricordava però una data diversa da quella agli atti, dichiarata proprio dal suocero. Inoltre il pm Amato ha chiesto a Cannavaro della conversazione con due amici avvenuta subito prima della convocazione in Procura. Amici che secondo l’ex capitano degli azzurri gli avrebbero consigliato di ascoltare prima l’avvocato di Iorio. Il presidente del collegio, Rosa Romano, ha fatto però notare a Cannavaro che uno degli amici aveva dichiarato, verbalizzato, di avere spiegato all’amico delle dichiarazioni rese da Iorio e dal collaboratore di giustizia Salvatore Russo. “Capisco che lei abbia una vita frenetica, ma è giovane e non dovrebbe avere problemi di memoria. È strano che non ricordi questi fatti”.
Fabio Cannavaro nella sua deposizione ha poi ricostruito gli investimenti fatti nei ristoranti gestiti da Iorio, anche il fatto che Marco Iorio, suo buon amico, gli aveva chiesto di acquistare non il 20 per cento come da accordi, ma il 40 per alcuni problemi con suo fratello. Quota che comunque dopo un anno Cannavaro avrebbe restituito all’amico.