MILANO UNICA SALUTA LA CINA CON RISULTATI INCORAGGIANTI PER IL FUTURO DELL’EXPORT TESSILE ACCESSORI
Se i numeri con i quali si è aperto il VI Salone cinese di Milano Unica hanno importanza, altrettanta ne hanno quelli di chiusura, i quali gettano luce su una realtà’ economicamente sempre in evoluzione e dinamica come quella cinese.
Il calo delle esportazioni Italia-Cina, pari al 13,1%, registrato nei primi mesi del 2014 lasciava prevedere un’edizione interessante ma non brillante nei numeri come, invece, si è rivelata nella realtà. Con 3.900 visitatori altamente selezionati, la crescita nel numero di clienti rispetto all’ottobre 2013 (3.400) – registrato in un periodo ancora economicamente favorevole – è del 14,70%. Tra i clienti, prevalentemente cinesi, è da segnalare anche l’importante presenza di coreani, russi e indiani.
“Un dato importante per i 127 espositori del top di gamma tessile-accessori Made in Italy provenienti da tutto il Paese, i quali hanno creduto nelle opportunità che questo grande mercato può ancora offrire e hanno avuto modo di verificare che la fidelizzazione del cliente si sta rafforzando di edizione in edizione. Un dato che, oggi, ancora non lascia intendere quale sarà l’andamento degli acquisti per il breve e medio termine. Per questo bisognerà attendere la concretizzazione dei contatti fatti in fiera ma il posizionamento nella fascia medio-alta e di lusso della nostra offerta è risultato ancora giusto: il nostro prodotto risponde alle richieste di un mercato dell’abbigliamento il cui tasso di crescita, per quanto leggermente ridimensionato rispetto agli ultimi anni, è sempre a 2 cifre (11,5%)” commenta Silvio Albini, Presidente di Milano Unica.
“Un mercato che non aspetta”, afferma Sergio Tamborini, A.D di Marzotto Group, “un mercato che va sempre più aprendosi alla moda giovane, alla moda femminile, alla moda bambino, con un consolidamento dell’abbigliamento maschile classico.”
Categorie merceologiche, queste ultime, cui da’ risposta l’offerta tessile-accessori di Milano Unica con le ultime proposte per l’uomo e la donna, il classico e lo streetwear.
La novità più importante è l’apertura nei consumi di alta qualità da parte della donna cinese, interessata allo stile e a un look al passo coi tempi. Un mercato ancora difficile da approcciare ma in pieno e rapido sviluppo dove il Made in Italy tessile, così come per l’ uomo, è protagonista sia tramite l’abbigliamento d’importazione che tramite l’abbigliamento di produzione nazionale di alta gamma.
Per sua stessa natura un appuntamento di business, Milano Unica si sta sempre più consolidando anche come appuntamento di scambio interculturale tra due Paesi a forte vocazione imprenditoriale.
Due approcci economici totalmente differenti stanno proseguendo sulla strada del mix di elementi provenienti dalle due culture sia dal punto di vista produttivo che dal punto di vista della creatività. Da un lato, le collezioni cinesi di abbigliamento vanno perdendo l’istintività per orientarsi verso collezioni realizzate tramite processi creativi organizzati, segnale di una accresciuta maturità del mercato; dall’altro, è sempre più necessario il patrimonio di creatività e qualità delle produzioni italiane, soprattutto per i talenti emergenti.
“Per quanto riguarda il mix culturale, la cui importanza è stata sottolineata dal premier cinese Li Kequiang durante la sua recente visita in Italia”, sottolinea Massimo Mosiello, Direttore Generale di Milano Unica “la nostra manifestazione, sin dalla prima edizione di Milano, ha sempre curato con attenzione l’arte in generale che molto ha contribuito alla creazione del gusto più raffinato al mondo. L’ultimo evento, quello che ha portato per la prima volta in Cina l’Etoile Roberto Bolle, con il suo spettacolo “Roberto Bolle & Friends” ha riscosso un successo atteso e pur sempre particolarmente gradito”.
“Un altro passo importante per la conoscenza tra le due culture, frutto di dedizione e passione, lo spettacolo di Roberto Bolle ha portato anche un altro importante messaggio: quello della convivenza su uno stesso palco di culture e stili diversi. L’internazionalità del cast è un messaggio importante trasmesso da colui che è anche ambasciatore dell’Unicef” sottolinea Claudio Pasqualucci, Direttore della sede Agenzia ICE di Shanghai.
In conclusione, Silvio Albini mette in evidenza “lo spirito di squadra che caratterizza la manifestazione, sia dal punto di vista degli espositori, che dal punto di vista delle collaborazioni di sistema. Si tratta di sinergie attuate tramite la collaborazione tra pubblico e privato. Il ringraziamento va al Ministero dello Sviluppo Economico e all’Agenzia ICE per l’importante supporto economico e organizzativo che rende possibile questa impresa strategica. Il ringraziamento va anche a Sistema Moda Italia, associazione di categoria aderente a Confindustria, dal lato istituzionale, mentre sul fronte privato il ringraziamento va a The Woolmark Company, Banca Sella e DHL. Aziende importanti e lungimiranti che hanno capito quanto sia fruttuoso lavorare insieme per trasmettere forte e chiaro il concetto di unità.