DIEGO MARADONA DENUNCIA DUE AZIENDE CINESI PER AVER UTILIZZATO LA SUA IMMAGINE. E CHIEDE 20 MILIONI DI YUAN
Vorrebbe allenare in Cina, insegnare ai campioncini dagli occhi a mandorla tutti i segreti della pelota, del pallone, quell’oggetto che anima lo sport ed il gioco più bello in Sudamerica e Occidente e che ora sta facendo impazzire anche l’Oriente. Insomma Diego Armando Maradona, il padreterno del pallone, il campione inarrivabile, colui che dava del tu alla pelota, cerca nuove chance come allenatore dopo il mezzo fallimento con la Seleccìon argentina e il flop con gli sceicchi di Dubai. Quasi sicuramente troverà una squadra di qualche riccone cinese che lo ingaggerà a suon di milioni di dollari. A proposito di dollari, nel frattempo che arriva l’ingaggio, Dieguito prova a fare soldi in Cina denunciando alcune aziende per “utilizzo non autorizzato della propria immagine”. È questo infatti il motivo per cui Maradona ha citato in giudizio due società fornitrici di servizi internet, la Beijing Sina Internet Information Service Co., Ltd (azienda che gestisce il portale internet Sina.com) e la Shanghai No. 9 City Information Technology Co., Ltd. I legali di Maradona accusa questa aziende di aver sfruttato l’immagine del “pibe de oro” in un gioco di calcio on line, senza la sua autorizzazione e soprattutto senza pagarlo. La notizia non arriva dall’entourage del campione ma la riferisce l’agenzia Nuova Cina, che informa anche che si è svolta l’udienza, alla quale il campione ha presenziato. Nel gioco incriminato, dal titolo “Soccer Hot Blooded” si vede Maradona, ritratto in un cartone animato, con la maglia a righe bianche e celesti della nazionale argentina e gli occhi che sporgono all’infuori. Un’ immagine che conosciamo e che non fa parte dei giorni migliori dell’argentino. I legali di Diego hanno chiesto alle due aziende denunciate 20 milioni di yuan, (oltre 2 milioni di euro) a titolo di risarcimento.