MOTO GP, ASSEN NEL SEGNO DEL DOTTORE. DOPO 993 GIORNI VALENTINO ROSSI TORNA ALLA VITTORIA. GRANDE IMPRESA ANCHE PER JORGE LORENZO
Il Gp d’Olanda segna il ritorno alla vittoria di Valentino Rossi dopo due anni e mezzo. Ad Assen è il successo n. 106 della carriera del campione di Tavullia, la 47/a in sella a una Yamaha, la 67/a nella MotoGP. Rossi era a digiuno da ottobre 2010, quando vinse in Malesia per l’ultima volta con la Yamaha prima di passare alla Ducati. Il sorpasso micidiale alla fine del quinto giro, ai danni di Dani Pedrosa (Honda), che scattato benissimo stava provando a scappare. La voglia di vincere del nove volte campione del mondo però ha fatto la differenza, tanto da riuscire a riprendere i fuggitivo Pedrosa e di far segnare il giro veloce della gara in 1.34.894, registrato proprio alla fine del quinto giro. “Sono ancora incredulo e contento. Non dico che non ci credevo – ha detto Rossi nel parco chiuso – questa per me è stata una soddisfazione incredibile. Sapevo che questa poteva essere la mia gara perché avevo il passo giusto. Ora riesco a guidare meglio la moto, se voglio passare qualcuno ci riesco, questa è la cosa migliore. Bello, bello… poi vincere qui ad Assen, una soddifazione in più”. Sul podio con Rossi festeggiano anche Marc Marquez (Honda) e Cal Crutchlow (Yamaha) con il giovane catalano della Honda che è stato in grado ancora una volta il più esperto compagno di squadra Dani Pedrosa, quarto sul traguardo.
993 giorni dopo l’ultima vittoria Valentino Rossi rompe il digiuno e il motociclismo ritrova uno dei suoi campioni più amati, odiati e importanti. Il motociclismo italiano è ancora lui: il dottre. L’unico capace di vincere una gara in questo 2013 nelle tre classi e rompere un digiuno di successi, imbarazzante che non si vedeva da quasi 50 anni, e di salire sul podio. Questo giovane 34enne ha una voglia matta di vincere, di lavorare sulla sua moto e migliorare e di provare a battere rivali molto più giovani e mai così forti come gli è riuscito oggi con una condotta di gara assolutamente perfetta, per costanza ed autorità di guida. Lunga vita Dottore.
Ma l’impresa, non è solo quella del dottore. Ci sono imprese sportive che entrano nella leggenda. E’ il caso di Jorge Lorenzo che con una clavicola fratturata e a 36 ore da un’operazione dolorosissima è riuscito ad ottenere il quinto posto. Incredibile la forza d’animo del campione del mondo in carica che per 10 giri abbondanti gira sui tempi di Valentino Rossi e dei migliori riuscendo ad effettuare ben 7 sorpassi e ad issarsi fino al quarto posto. Nella seconda parte il dolore e il calo fisico gli impediscono di aspirare al podio e gli consigliano di accontentarsi del quinto posto, che resta incredibile anche alla luce del quarto posto di Pedrosa che guadagna nei suoi confronti solamente due punti. Jorge, cuor di leone.